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Storia ed evoluzione delle recinzioni: dall’antichità alla rivoluzione industriale e ai materiali moderni dei giorni d’oggi

storia recinzioni

La storia delle recinzioni è una narrazione piena di fascino che non tutti conoscono. Quest’evoluzione si snoda attraverso secoli di evoluzione architettonica, sociale e tecnologica. Ma quali sono le motivazioni alla base della loro origine? Perché si è avuto uno sviluppo in tal senso e perché è sorto il bisogno di creare dei primi confini fisici? 

Scopriamolo cercando di comprendere gli eventi che hanno avuto un ruolo nella storia umana e che hanno portato a cercare riparo e protezione con recinzioni, fino poi a giungere ai moderni sistemi di recinzione, attraverso i minerali, la rivoluzione industriale e le tecnologie di questi anni. 

Ci addentreremo nei diversi materiali impiegati e nelle tecniche utilizzate nel corso dei secoli, esaminando come le recinzioni abbiano rispecchiato non solo le necessità pratiche ma anche le tendenze estetiche e culturali di varie epoche.

Le origini delle recinzioni: uso e significato storico

Prima di tutto, per addentrarci in questo mondo poco conosciuto, è bene comprendere quale sia il significato simbolico delle recinzioni nella storia. La recinzione, fin dall’antichità, è stata un simbolo di demarcazione, protezione e segnava il limite di una proprietà. Si può dire che la recinzione, in origine, non solo ha rappresentato la necessità umana di definire e difendere i propri spazi, ma anche il bisogno di marcare e difendere beni di qualsiasi genere. 

Di sicuro, il periodo che ha segnato questo inizio è stato quello successivo alla fine del nomadismo. Il radicarsi in un posto in maniera fissa, soprattutto a quel tempo, comportava dover affrontare molte sfide come l’attacco di altri animali, l’intrusione di altre tribù e così via.

Fu così che in antichità si iniziarono a cercare soluzioni per delimitare gli spazi e avere una protezione dall’esterno. Si trattava di un mondo molto più selvaggio e pericoloso di adesso data l’assenza di tecnologie, strumenti e conoscenze sul come difendersi. 

Primi materiali per recinzione

I primi materiali impiegati per la costruzione di barriere e recinzioni furono il legno e la pietra. Nelle antiche civiltà, di fatto, le recinzioni erano costruite prevalentemente con materiali naturali come legno, pietre e persino piante. Questi materiali, abbondanti e accessibili, erano perfetti a questo scopo e per aumentare il grado di sicurezza e protezione.

In contesti agricoli, le recinzioni avevano un ruolo cruciale. Queste delimitavano i terreni e fungevano da protezione per le coltivazioni e gli animali. A quel tempo, erano elementi indispensabili nella gestione e nell’organizzazione degli spazi rurali.

Dalle semplici palizzate ai sofisticati muri in pietra, le recinzioni sono state adattate per rispondere alle mutevoli necessità delle società umane. E nel corso dei secoli, se non millenni, sono cambiate per rispondere alle esigenze del momento: da forme rudimentali allo scopo di sola protezione a costruzioni architettoniche o stilistiche per valorizzare lo status sociale. Ma scopriamo più nel dettaglio quali sono le fasi decisive in questo sviluppo.

L’era del metallo: dal ferro alla lavorazione industriale

Nel VI millennio a.C. con l’introduzione della lavorazione del metallo e la scoperta dei minerali del sottosuolo, l’uomo poté ricorrere a questi materiali per poter fortificare e migliorare la qualità delle recinzioni.

Questa scoperta segnerà un cambiamento epico e resterà in auge fino ai giorni d’oggi. La metallurgia, di fatto, ha portato l’umanità ad  acquisire maggiori competenze e metodi per difendersi da attacchi o intrusioni indesiderati.

Recinzioni con la rivoluzione industriale

L’evoluzione delle recinzioni, come già accennato, entra in una fase cruciale con l’introduzione del metallo, un elemento che ha portato significative innovazioni su tutti i fronti. Ma è durante la seconda metà del XX secolo che  l’uso del ferro e dell’acciaio per le recinzioni inizia a diffondersi, trasformando il panorama delle recinzioni urbane e rurali.

Con l’avanzare della rivoluzione industriale, le tecniche di lavorazione del metallo si affinano, permettendo la produzione di recinzioni metalliche di varie forme e dimensioni, più durature e robuste rispetto ai materiali tradizionali. Questa trasformazione non è soltanto funzionale, ma incide profondamente anche sugli aspetti estetici e simbolici delle recinzioni.

Le recinzioni metalliche iniziano a diventare un elemento comune negli spazi urbani, simboleggiando modernità e progresso. Queste strutture servono, quindi, sì a delimitare e proteggere, ma diventano anche espressioni di stile e design, con innovazioni che vanno dalla semplice funzionalità a veri e propri elementi decorativi.

Limiti e usi impropri delle recinzioni

Parallelamente, sulla scena internazionale, le recinzioni metalliche acquisiscono anche un ruolo simbolico e politico. Un esempio emblematico è la costruzione della Barriera di separazione israeliana, un complesso sistema di muri e recinzioni che ha generato un notevole dibattito politico e sociale. 

Questa struttura, costituita da sezioni di muro in cemento alte fino a 9 metri e da sistemi di recinzione multi-strato con filo spinato, rappresenta un caso estremo dell’uso del metallo nelle recinzioni, evidenziando come queste possano assumere significati profondi e controversi in contesti geopolitici complessi​​.

Nel complesso, il metallo segna un punto di svolta nella storia delle recinzioni, introducendo nuove possibilità sia pratiche sia espressive, e trasformando questi elementi in simboli della moderna società industriale e post-industriale, con i lati positivi e negativi che ne emergono.

Il passaggio ai materiali sintetici: PVC e altri polimeri

La transizione verso l’uso di materiali sintetici, come il PVC e altri polimeri, nella produzione di recinzioni ha segnato una svolta significativa nel campo. Questi materiali, emersi principalmente durante il boom economico del dopoguerra intorno agli anni ’50, hanno offerto nuove possibilità grazie alle loro proprietà di:

  • Leggerezza
  • Durabilità
  • Flessibilità
  • Costo ridotto di produzione 

La plastica, in particolare, ha rivoluzionato molti settori industriali grazie alla sua capacità di essere modellata, estrusa o pressata in oggetti solidi di varie forme.

Uno sviluppo cruciale nell’industria dei polimeri è stato l’introduzione del PVC (polivinilcloruro), ampiamente utilizzato in applicazioni di costruzione come tubature, impianti idraulici o rivestimenti in vinile e recinzioni e cancelli in PVC

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Recinzioni in PVC Gullfoss, made in Italy

A partire dagli anni ’80, con la crescente preoccupazione per l’ambiente, sono stati fatti passi avanti anche nel riciclaggio della plastica, sebbene la tecnologia dell’epoca non lo rendesse economicamente vantaggioso.

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